Tutti gli Album del 2014 che non sono stati recensiti su R.A.M. -parte 1-


La storia la sapete, da solo non ce la faccio a recensire tutto quello che ascolto, a volte perchè non ne vale proprio la pena, altre perchè tra rubriche e dischi buoni che si accavallano,sono costretto a scegliere e selezionare tra le varie uscite. Ad ovviare a questo problema, giunge in aiuto la fantastica idea di raccogliere in un post “insaccato” tutti i dischi di cui avrei voluto ma non ho potuto parlarvi. Come lo scorso anno dunque, una sequela di dischi interessanti o da evitare, con un breve commento ed il voto in calce. Quest’anno non so se riuscirò a comprimere tutto in due parti come l’anno passato, ci sono molte cose di cui non avete avuto modo di leggere qui su R.A.M., un motivo in più per cominciare subito a smistare la lista (in ordine alfabetico, pensate!).

 A Sound of Thunder- The Lesser Key of Solomon

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Gli ASOT sono un gruppo ameregano che mescola Hard, Heavy , Prog e suoni piuttosto classici in un miscuglio a volte riuscito a volte meno. Capitanati dalla grintosa Nina Osegueda, cantante dalla voce potente e lontana dai soliti mezzi-soprano e simili che predominano oggi, meritano un ascolto sebbene questa loro varietà nella proposta non porti spesso a risultati degni di nota.

Pentacoli Figati:3

 

Abysmal Dawn- Obsolescence

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Gruppo poco capace di toccare vette sorprendenti, ma sempre molto godibile il Death Metal feroce e moderno che portano avanti. Questo disco si dimentica in fretta e di sicuro hanno fatto di meglio anche loro. Nè brutto, nè bello…così.

Pentacoli figati:2 e mezzo

 

Abysmal Torment-Cultivate the Apostate

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Metallo incazzosissimo e brutale dall’isola di Malta. Prima di proseguire nella lettura, rileggete di nuovo la prima frase. Avreste mai pensato che a Malta potesse venire fuori  una band Brutal Death? No? Siete in buona compagnia, tranquilli. A prescindere dall’inusuale origine del gruppo ve lo segnalo come ottimo lavoro che si attesta su livelli medio alti per il genere. Niente  di nuovo e forse dura un po’ troppo, ma qualche ascolto ai più arrapati col genere lo consiglio.

Pentacoli figati:3

AC/DC-Rock or Bust

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Ovvero “Airbourne annateve a nasconne”! I soliti AC/DC, purtroppo senza Malcolm ne Phil Rudd(non ho capito bene cosa abbia combinato, ma sembra inguaiato per bene), eppure alle prime note di “Rock or Bust” non si può fare a meno di gioire ed esaltarsi.

Pentacoli figati:3 e mezzo

Allegaeon-Elements of the Infinite

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Giuro che mi dispiace non essere riuscito mai a scrivervi una riga sugli Allegaeon. La band americana cresce di disco in disco, portando avanti un Death Melodico moderno ma non troppo, con grande maestria e una dose di ironia fuori dal comune. Questo è il loro terzo disco e dovreste proprio ascoltarlo.

Pentacoli figati:3 e mezzo!

Alunah- Awakening the Forest

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Doom Sabbathiano come se piovesse, quasi da tribute album alle leggende di Birmingham. Molto godibile e ben cantato dalla bionda Sophie Day, ma a volte il deja vu è leggermente troppo presente. Carino, ma gli originali son sempre meglio.

Pentacoli figati: 2 e mezzo

Anaal Nathrakh-Desideratum

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Il primo vero grande assente di quest’anno, il tremendo e ferocissimo “Desideratuum” degli Anaal Nathrakh (uthvass bethud?). Black Metal mescolato a Grindcore, pervaso da samples ed un’aria epica nelle parti pulite quasi alla Emperor, sebbene con un’ unicità ed un carattere incredibile. Band da non perdere, anche se non per tutte le orecchie.

Pentacoli figati:4

Anti-Mortem- New Southern

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Il bel Metal da “redneck” che ci piace tanto, bello tronfio e muscolare, dalle belle melodie e riffoni pesantissimi. Un esordio molto buono, da tenere d’occhio ‘sti figli ingrati di Zakk Wylde.

Pentacoli figati:3

 Autopsy- Torniquets, Hacksaw and graves

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Nuovo gioiellino in casa Autopsy, che da quando son tornati sembrano aver capito che non serve sapersi reinventare sul traino di influenze moderne che non ti appartengono. Il lavoro scorre via tra le solite accelerazioni e momenti più ragionati tipici del Death Metal più scarno e diretto. Niente male, ancora una volta.

Pentacoli figati:3 e mezzo!

Belphhegor- Conjuring the Dead

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Gli austriaci Belphegor vanno avanti per la loro strada fatta di Nero Metallo estremo, colpendo sempre il punto con maggiore maestria nonostante i numerosi album in carriera. Sfascia crani senza ritegno da non perdere.

Pentacoli figati:3 e mezzo

Finisce la prima parte di questa passeggiata fra i dischi che avevo saltato, ce n’è ancora da masticare perciò restate sintonizzati per conoscere quelli che mancano.

 

 

 

 

 

 

 

 

10 commenti su “Tutti gli Album del 2014 che non sono stati recensiti su R.A.M. -parte 1-

  1. Fiuuuu…Meno male mi sento meno “solo”. L’album dei Belphegor è stato stroncato quasi ovunque, da “Ciao” a “No Clean Singing”. A me è piaciuto e pure parecchio. Secondo me la band austriaca fa parte di quegli underdog predestinati. Anche se reinventassero la ruota sarebbe “troppo ruota”. Sugli AC/DC giuro che ho pensato esattamente la stessa cosa che hai raccontato tu! A che servono Bullet, Airbourne e cloni vari quando hai gli originali che comunque due o tre canzoni ad album che canticchi sotto la doccia o in macchina le sfornano sempre? Anche qui ho letto di tutto di piu’. Ma cosa vuoi chiedere a dei 60/70enni? Che sfornino un album rivoluzionario? Mah…
    Allegaeon e Abysmal Dawn piacutti ma senza esaltarmi troppo. Il resto lo ascoltero’ come al solito su Spotify o IUTub per vedere se scopro qualche “chicca”.

  2. Ah! Queste influenze quasi industrial degli Anaal Nathrakh sono spettacolari. Incomprensibili ma spettacolari

  3. Oh, bene, direi che tra tutte le parti, forse riesco a trovare 4-5 dischi che rientrano nei miei gusti 😀

    Qui ho sentito solo quello degli AC/DC (ma và?!) e devo dire niente di speciale, ormai il meglio l’han dato 😛

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