Asphyx- Deathhammer


Non ci credevi davvero, eppure ce l’hanno fatta di nuovo! Gli Asphyx  hanno tirato fuori dal loculo ancora una volta un disco che fa esplodere le papille gustative. Infatti qualcuno lo ha paragonato giustamente ad un formaggio che puzza ed è marcio, eppure  buonissimo(non l’hai mai assaggiato ma la sola descrizione ti fa passare la voglia). Azzeccati paragoni caseari a parte, “Deathhammer” irrompe dopo lo strepitoso ritorno del gruppo olandese di due anni e qualche mese fa con quel “Death…the Brutal Way!” che ti ha aperto le porte del culto Asphyx. “Li conosci da poco ma li ami come se li conoscessi da sempre”, diresti se fossi in una soap dimmerda come “Centovetrine”…(brrrr, il vero orrore)

Il disco si apre con “Into the Timewastes”, una mazzata veloce che fa battere fortissimo il cuore e pompare il sangue nei punti giusti di ogni Death Metaller, anche il più esigente, con la voce inconfondibile di Martin Van Drunen a scartavetrare il mondo intorno, mentre il fido Bob Bagchus si esibisce in un up-tempo delizioso. Botta da tre minuti rapida e ficcante ma non è sufficiente, la band fa seguire  la title track, era già nota per l’uscita in anteprima su Iùtubbbe, un’altra feroce collezione di schiaffi condensata in due minuti di odio, sufficienti a  far capire che sono ancora incazzatissimi e desiderosi di farci male.

Il Doom pesantissimo e così caratterizzante per gli Asphyx trova sfogo con la terza e più lunga traccia “Minefield”, dove le chitarre segaossa rallentano ed è un angoscia piacevolissima quella che ci fanno rivivere tra campi minati e trincee. Il disco prosegue nel tipico Death-Doom e lo fa sdraiando ogni più stolida resistenza, “ciancicando” tutti i modernismi ed i tecnicismi inutili che oggi troppi usano per coprire l’incapacità di scrivere un brano che sia brutale ma coinvolgente.

“Deathhammer” è sfacciatamente “Old School” ma di quello  buono non solo per i nostalgici, una vecchia scuola che striglia e mette in fila chi ancora non ha capito il segreto: si deve spaccare e demolire tutto, ma con canzoni valide.

E signore e signori, questi non solo vi spaccano, ma vi sgranocchiano pure ridendo…consigliatissimo!

(E tu che non ci credevi!)

Tracklist:

1. Into the Timewastes               
2. Deathhammer       
3. Minefield                   
4. Of Days When Blades Turned Blunt   
5. Der Landser                    
6. Reign of the Brute                   
7. The Flood                
8. We Doom You to Death               
9. Vespa Crabro                   
10. As the Magma Mammoth Rises

 

Voto:

L’assaggio del disco:”Deathhammer”.

 

Le foto a colori degli Asphyx sono rare come quelle di una pornodiva vestita.

 

13 commenti su “Asphyx- Deathhammer

  1. “We Doom You To Death” è il titolo più azzeccato di sempre nonché sintesi dell’album, d’altronde Loro non hanno mai sbagliato un disco, sono uno dei migliori gruppi death e Martin è Dio. THIS IS TRUE DEATH METAL YOU BASTARDS!

  2. Azzardo: miglior cantante death in assoluto 😀 forse pari solo a Tardy…(ok, sono veramente fanatica ahahah). L’unico “difetto” (che poi non lo è nemmeno) degli ultimi Asphyx è che mi sembra assomiglino un po’ troppo agli Hail Of Bullets, ma mi va benissimo anche così in effetti 😀

  3. Su John Tardy concordo su tutta linea, Schuldiner mi piace però lo trovo un po’ sopravvalutato (NON come compositore sia chiaro, solo come cantante), considerando come è stata idealizzata la sua figura. Corpsegrinder piace anche a mi, anche se ammetto di averlo seguito molto più nei Monstrosity che non nei CC. Per il resto adoro Craig Pillard ex-Incantation/Disma, growla che è un amore, le urla sguaiate (bluaaaarghh!) di Reifert e Antti dei Demilich che è qualcosa di assurdo, disumano O_O Martin rimane il mio preferito ad ogni modo ahahah, ha una voce tutta particolare, stupenda.

    • Secondo me Chuck ha un importanza storica enorme, non c’era molta gente come lui all’inizio. 😉
      Non ti gustano i CC????

  4. Sull’importanza storica niente da dire (anche se è da specificare che trovo sbagliato dire che avrebbe creato – dio quanto odio questo termine xD – il death come sento troppo spesso), diverso è dire che i Death furono il più grande gruppo death, Chuck il più grande chitarrista, il più grande cantante etc. Schuldiner fu una grande figura, però elevarlo a dio del death metal mi lascia un po’ interdetta, soprattutto dato che questo avviene sempre più spesso anche fra chi il death non lo conosce. Poi non è che me ne intenda di canto (‘pe niente xD) ma non credo che Chuck avesse questo talento assurdo per la voce, al contrario del suo talento compositivo per esempio.
    Per i CC devo dire che li ho un po’ abbandonati dopo l’era Barnes; mi piacciono sì, però li trovo un po’ sopravvalutati

    • I Cannibal Corpse sono una garanzia, mi piacciono tutti i loro dischi, davvero nessuno escluso. Riguardo a Chuck, ha decisamente dato le basi per il genere che affiorava in qualche gruppo ma non era ancora messo a fuoco. Poi di disco in disco, i Death si sono trasformati in qualcos’altro, inarrivabile.

  5. I CC si son sempre mantenuti al di sopra della sufficienza (anche perché fondamentalmente non hanno tentato avventatamente di cambiare come possono aver fatto i MA), però il fatto che vengano definiti come gruppo necessario, assolutamente fondamentale, più importante etc del brutal (che per me non è nemmeno brutal…) è fuorviante. Sono un bel gruppo, però adesso, di qui a divinizzarli ce ne passa…
    Per quanto riguarda i Death, sì da lì in avanti hanno “ufficializzato” il death metal, però prima di loro il death esisteva eccome (Terminal Death?)
    Per quello che sono diventati dopo, sì sono diventati un gruppo meraviglioso (preferisco non definire un gruppo inarrivabile…lasciamo spazio al dubbio e all’ottimismo, magari in futuro nascerà una band migliore :P), però non è death metal in senso stretto, io l’odore di morte e marcio non ce lo sento, e questo per me è death metal. E poi da qui a dire che TUTTO fosse perfetto, che non avessero nemmeno un difetto ce ne passa. Chuck è buon cantante, ma se non si chiamasse Chuck Schuldiner non so se poi così tanti lo definirebbero il più grande cantante death (non mi sto riferendo in particolare a te eh :P)

    • Io fatico davvero a trovare dei difetti in Chuck Schuldiner, ma posso capire che all’inizio non fosse affatto tutto perfetto. Ma la perfezione di solito non è garanzia di qualità, per dire, ascoltando i Possessed anche un sordo riesce a sentire gli errori, eppure sono da paura.
      Sulle origini dei generi è difficile essere precisi di solito, infatti di solito si tende a ricercare quelle band che per prime hanno dato dei “canoni” e dato un’importanza particolare al loro tipo di musica. Infatti non sempre si riesce a mettere d’accordo tutti 😉

      Che i CC siano “Brutal” non saprei dirti, per me sono Death Metal americano incazzatissimo micidiale, ti dirò, non so se siano necessari ma spaccano! 😀

      • Sì quello non lo metto in dubbio, anzi i difetti ti dirò fanno sentire tutto più “umano”. Qualche ingenuità io la vedo agli inizi, ma non è necessariamente una pecca; fa sentire tutto più vero, più appassionato 😀
        Anche per me i CC sono solo death, che spacchino credo che concordiamo tutti! 😀

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