Ogni settimana sul mio canale Twitch inserisco alle mie spalle un disco dalla mia collezione, ho deciso di scriverci due righe con una rubrica apposita. Se passate di là, salutatemi, senza impegno. Certo, se non seguite il canale mi fate un po’ male ma vi adoro lo stesso. Per le puntate precedenti clicca QUI.
Il primo impatto con i Pantera fu con la cover “The Badge” dei Poison Idea, inserita nella leggendaria colonna sonora del film culto “Il Corvo” del 1994. Leggevo spesso nelle riviste di gruppi “panterizzati”, non capendo fino a quel momento cosa potesse voler dire, eppure guardando i dischi della band texana sugli scaffali non avevo ancora deciso di provare. Erano tempi in cui i soldi non erano proprio abbondanti nelle mie tasche, neanche adesso a dire il vero, quindi vagliavo ogni acquisto con molta attenzione. Quella cover mi convinse che forse era l’ora di farlo, avventurarmi in un mondo nuovo. Erano i miei primi anni di Metallaritudine ed era eccitante e spaventoso allo stesso tempo combattere le misere certezze ed uscire dalle proprie convinzioni. Ci volle qualche anno ancora. “The Great Southern trendkill” del 1996 fu il viatico nel mondo Pantera, “Vulgar…” fu il secondo disco ad entrare nella mia collezione e ancora oggi il preferito della loro opera. Sound potente, ignorante e diretto, colmo di pezzi di valore e dalle dinamiche stimolanti. Tra una abrasiva e ritmata “Mouth for war” ad una badilata come “Fucking Hostile”, si vive di emozioni veraci, incredibili per me che avevo già goduto della cangiante ignoranza venata di Black Sabbath in “The Great…” Oggi forse è meno comprensibile percepire la portata di un disco del genere, allora fu la demarcazione di una nuova epoca di dischi prodotti in un modo diverso, più grasso, potente e “scientifico”, un muro di suono che nei texani troverà l’apice dell’esagerazione in “Far Beyond Driven”.
Una palata di tamarraggine ben sublimata dalla copertina, con un Darrell incommensurabile e da scoprire, ascolto dopo ascolto.
Ne ho parlato nel talk show “Principi di Metallurgia”, insieme ad Amon di @Radiactiontv, dove abbiamo attraversato ed analizzato la storia del gruppo attraverso la tier list della loro discografia. Qui sotto potete recuperare la puntata su Youtube.