Kråke- Conquering Death


Cinque ragazzotti norvegesi all’esordio discografico pieni di passione per il Metallo “sinfonico” e ricco di tastieroni, derivato anzi derivativo dei nomi storici come Dimmu Borgir o Emperor, una somiglianza che salta alle orecchie durante l’ascolto di “Conquering Death”, con dei pezzi che ricordano molto da vicino le atmosfere dei Dimmu Borgir  di “Enthrone Darkness Triumphant” o “Spiritual Black Dimensions”.

E ci sanno anche fare nel ricreare quella particolare miscela di schiaffoni, atmosfere dilatate ed allo stesso tempo enfatiche. Peccato che molti brani siano di una noia devastante, spesso affatto coinvolgenti e con poche differenze gli uni dagli altri. Insomma la palpebra cala facile, soprattutto per chi non ama il finto “sinfonico”, eppure si sente che la bravura e la capacità ci sono, ma sono mal sfruttate, tanto che il disco arriva appena ad essere una sufficienza, tanto più stiracchiata quanto vi interessano queste sonorità. Sono certamente da tenere d’occhio, perchè se aggiustano un po’ la loro scrittura e condensano meglio le loro idee potrebbero stupire. Per ora è roba da appassionati feticisti…

Tracklist:

1. A Murder Of Crows
2. And A Colder Breed
3. Hearts Blood
4. Ed
5. The Great Leviathan
6. Beneath Black Waters
7. Victorious, I
8. The Gatekeeper
9. Snowfall
10. I Ly As Lyset

Voto:

L’assaggio del disco: L’intro  “A murder of Crows” e la prima canzone del disco “And a colder Breed”

 

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