Amaranthe- Massive Addictive


XESsZv8Il disco è disgustoso. Tutto qui, in quattro parole. Perchè vi chiederete voi…e andiamo a vedere meglio cosa funziona e cosa no in questa terza uscita degli Amaranthe, tanto per farci quattro risate e per non apparire troppo pigro.

Gli Amaranthe scivolano nell’inutilità estrema, scegliendo di svaccare definitivamente, pensare che partivano da un esordio godibile, paraculo al punto giusto e caratterizzato da brani facilmente memorizzabili ed efficaci. Poi è arrivato il secondo disco, una vera merda piena di pezzi scialbi e ritmatissimi, insistenti su ritornelli acchiapponi che urlavano “vogliamo il successo di massa!”. Questo terzo capitolo della sciagurata carriera del gruppo esaspera i difetti del predecessore, ingigantendo la componente “tamarro dance”. I pezzi sono rimbalzoni, l’elettronica danzereccia si insinua e sovrasta i riff finto-metallici che fanno sembrare i Within Temptation gli Slayer. E’ una continua lotta continuare ad ascoltare questa sequela di pezzi vergognosi, dove si insiste a schiaffare a caso la voce Death, che ridefinisce il significato dell’espressione “fuori contesto”. Il vecchio cantante che si occupava del growl ha mollato giustamente la baracca, avendo capito quanto fosse inutile fare il “Repetto” della situazione, il nuovo ci arriverà presto, a meno che la bella Elize lo convincerà a restare facendogli gli occhi dolci, intrattenendogli i lunghissimi tempi morti sul palco mostrandogli le “cossie”.

Se tutto questa pila di merda non bastasse a convincervi della qualità infima del disco, ascoltate le ballad. Sono il manifesto di tutto quello che odiate se avete scelto di ascoltare Metallo anni or sono. Fastidiose, zuccherose, insopportabili oltre ogni misura. i coretti, il pianoforte piacione e quei gorgheggi tristoni che stanno tanto bene in quelle boy band adolescenziali, causano ripetute eruzioni cutanee e rigonfiamenti al basso ventre, davvero non provateci. Tanto vale ascoltare giastinbiberon o qualche altro ciuffettone pop giovine.

Cosa c’è di buono dunque? Elize Ryd è bona, ma questa caratteristica non è affatto rilevante durante l’ascolto. La sua voce è graziosa e si impegna, ma davvero non se po’…

Per dirvi, sono arrivato a sperare che la canzone “Danger Zone” fosse una cover del pezzo di Kenny Loggins, quella di “Top Gun” avete presente? Un bel cazzo invece, è un brano che comincia col cantato Death e le tastierine a corredo, poi esplode nel solito ballabile.

Statene lontani, oppure prendetevi un bell’antiemetico se avete deciso di farvi del male.

Tracklist:

01. Dynamite
02. Drop Dead Cynical
03. Trinity
04. Massive Addictive
05. Digital World
06. True
07. Unreal
08. Over and Done
09. Danger Zone
10. Skyline
11. An Ordinary Abnormality
12. Exhale

Voto:

1stella

L’assaggio del disco: “Drop Dead Cynical” (solo per ammirare le forme della Ryd, premete play dopo aver spento le casse)

vv

Belli senz’anima. Anzi una sì, quella de li mortacci loro…

9 commenti su “Amaranthe- Massive Addictive

  1. di solito il genere mi piace, e anche quando si va nel commerciale per me non è il marchio dell’infamia (i lacuna coil vendono molto ma fanno comunque musica valida), ma questo disco è oltre il limite dell’indifendibile,
    l’ho ascoltato a spezzoni su youtube, la voce maschile growl-hardcore è del tutto fuori posto, ma anche quella di lei da molto l’idea di metallico e rivisto al computer.
    i pezzi sono tutti uguali, quell’elettronica martellante di fondo è irritante (e pensa che a me piace anche quel tipo di musica gothic da discoteca che mettono in germania, per intenderci) e gli assoli di chitarra ci sono perchè qualcuno ha detto che ci devono essere.

    in definitiva, non vale il prezzo dell’acquisto, quale che sia.

    • Nemmeno per me la parola “commerciale” è per forza una pregiudiziale, ma qui era usato proprio per definire una roba senz’anima come ‘sto disco. Questo disco poi è veramente loffio, preciso che in genere non amo per niente musica danzereccia, solo scriverlo mi causa irritazioni sparse…

      • ma infatti sono in sintonia con la tua recensione, pur avendo gusti non sempre coincidenti con i tuoi. qua si salva ben poco, per non dire niente, l’ho ascoltato per averne una conferma.

        ma meno male che oggi mi è arrivata l’ordinazione con Therion, Armored Saint e Accept, si comincia a ragionare….

  2. Pingback: Amaranthe- Maximalism | Rude Awake Metal

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