Quando ti scrivono dal Perù per farti recensire un disco di Prog-Death, come fai a non incuriosirti? I Dehumanizer sono una band di giovanotti peruviani che si dilettano a suonare un feroce Metallo fortemente ispirato dai grandi nomi del genere, fortissima l’influenza dei Death (e come potrebbe essere altrimenti?).
Il disco è un bel viaggio tra scale chitarristiche e tempi dispari, belle craniate sui denti e accelerate in discesa, proprio come ci si aspetterebbe. La musica contenuta in questo lavoro è davvero piacevole nonostante abbia in sè alcune ingenuità dovute all’inesperienza, prima fra tutte una certa esitazione negli arrangiamenti, spesso parti strumentali poco interessanti vengono allungate eccessivamente ed altre complicate senza apparente motivo, trasformando buoni pezzi in inutili contorcimenti.
Un altro aspetto mal sfruttato sono le vocals femminili, fortunatamente poco presenti, mai incisive o da ricordare, anzi sembrano messe senza crederci troppo. Sulla title track per esempio funzionano discretamente, in altri frangenti proprio no.
Sono bravi i Dehumanizer, ma devono crescere ancora, sono all’esordio e questo disco è già promettente. Il cantante sa il fatto suo e anche gli altri musicisti si fanno onore, si fa notare in positivo anche la produzione affatto plasticosa che da al disco una ventata di analogica genuinità.
Non hai idea di come dovreste fare per procurarvi l’album, la band è ancora senza contratto, ma si può ascoltare tutto cliccando qui. E datosi che è aggratisse un’ascoltata gliela potete anche concedere.
Tracklist:
1. Road to Rebirth
2. One with the Universe
3. Worldwide Corruption
4. Against the Wall
5. Demon of Fear
6. Judgement of the Devas
7. Omitted Equilibrum
8. Under this Sky Perish
9. Invisible Walls
10. The Incomplete Man
Voto:
e mezzo!
L’assaggio del disco: la title track.
EDIT: l’album è acquistabile in digitale ed in formato fisico a questo link.
l’ho ascoltato dal link postato. magari era un ascolto distratto, ma non mi hanno convinto molto, certo, si sente che la tecnica c’è, però il cantante ha una voce troppo impersonale (per me) e i pezzi tendono ad assomigliarsi un pochino troppo. diciamo che va bene riservare loro un ascolto, ma onestamente non ci spenderei soldi per il cd.
Anche perchè non sapresti dove comprarlo 😀 😀
Ci sono buone idee, ma si devono “scafare” un po’…
Stando al brano sopra non sono neanche tanto male, ma al gruppo manca ancora quel qualcosa di speciale che distingue un gruppetto da “sagre del cunin” da una band pronta a esplodere in tutto il suo potenziale. La parte finale del brano che ricorda un pò i Dream Theater e certi Anathema è incoraggiante in questo senso. Speriamo che alla fine la vinca il sentimento e non la tecnica e magari di risentirli con un disco prodotto da Sorychta.
Teniamoli d’occhio 🙂
No, davvero. Poi su Bandcamp (perchè forse lo acquisterò da lì) ho ascoltato tutto il disco e mi sembra veramente ben fatto.
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